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In ricordo di Rudolf Heinrich. Ambasciatore, Umile Operaio e Servitore della Vigna del Signore

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di Antonello Cavallotto 


Presso la Chiesa di Santa Maria dell'Anima a Roma si è celebrato mercoledì 23 il trigesimo di Rudolf Heinrich, diplomatico di grande levatura. Presidente della Katholische Akademische Verbindung Capitolina, membro dell'Arciconfraternita dell'Addolorata Madre di Dio al Campo Santo Teutonico. Insignito dell'Ordine Pontificio di San Silvestro, della Croce al Merito dell'Ordine Teutonico e della Grande Decorazione d'Onore al Merito, Rudi – come preferiva essere chiamato – lascia un segno difficilmente indelebile nella sua famiglia e fra i numerosissimi amici ed estimatori, che aveva in tutto il mondo, frutto della sua intensa attività di diplomatico ma anche di viaggiatore che lo ha portato a visitare oltre 140 paesi. Lo testimonia il fatto che alla notizia della sua scomparsa, una vasta comunità di personalità diplomatiche ha voluto esprimere il proprio cordoglio alla famiglia, testimoniando in questo i grandi frutti personali, morali e spirituali che Rudi ha saputo far crescere e germogliare nel corso della sua vita.  Messaggi di vicinanza sono giunti infatti da esponenti di rilievo.  Annoveriamo una parte. Quelli degli ambasciatori tedesco ed austriaco presso la Santa Sede, Bernhard Kotsch e Marcus Bergmann;  dell’ambasciatore austriaco presso lo Stato italiano, Martin Eichtinger . Cordoglio sono stati espressi anche dal rappresentante austriaco presso la sede ONU a Roma, Gunter Walkner, dai Rettori di Santa Maria dell'Anima e del campo santo Teutonico e dal Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, S.E. mons Frank Bayard. 

Convinto europeista, ha promosso i valori del dialogo e della pace e di una visione cristiana ispirandosi in quest ai suoi maestri e guide, i padri fondatori dell'Europa: Adenauer, Schuman, De Gasperi. Insieme all'amico Alois Mock , ha traghettato la sua patria, l'Austria all'interno dell'Unione Europea, ridefinendo in pace i confini con l'Ungheria e anticipando, in un certo senso, con preveggenza, la fine della cortina di ferro e la caduta del Muro di Berlino. 

Fervente ma sereno e gioioso credente – come lo ha ricordato la figlia Magdalena, ha sempre visto e indicato in Roma e nella Sede del Romano Pontefice, l'unico Omphalos dove tutto si irradia per il riscatto spirituale dei popoli.

Fu Uomo del Fare. Rudi operava più che con le parole con i fatti. Il suo era un' agire, però nascosto, silente, impersonale e per questo fruttuoso e sincero. Come un operaio ed umile servitore del Signore, si prendeva cura della vigna affidatagli dal destino e dalla Provvidenza. 

Marianer dell'Ordine Teutonico, ha spinto per la nascita di un balivato romano (ad Tiberim). Lo ha ricordato Eugenio Cecchini, attuale responsabile (Balivo) ai famigliari, al figlio Dominik oggi membro del baliato, al Procuratore dell'Ordine, Christian Bluemel. “A lui – ha detto – dobbiamo la nostra costituzione. Senza di lui non saremmo qui”.

Messe in onore di Rudolf sono state officiate a Vienna, Berlino, in Carinzia e a New York. Rudolf Heinrich riposa presso il Campo santo teutonico e dei Fiamminghi. Ha tracciato un sentiero. A noi perseguire la strada.