La Croce Santa e il Bianco Mantello
di Antonello Cavallotto
Sabato 5 aprile, nella storica e suggestiva cornice di Veroli in provincia di Frosinone, si è svolto il ritiro quaresimale del Baliato romano dell’Ordine Teutonico. Una giornata di profonda riflessione e condivisione spirituale, aperta – nel silenzio del Monastero delle Monache benedettine di clausura – dalla meditazione del Reverendo Mons. Federico Gallo, direttore della Biblioteca Ambrosiana, sul Vangelo di Matteo, capitolo 6. Cuore della riflessione, il tema dell’autenticità della vita cristiana: elemosina, preghiera e digiuno da vivere non come gesti esteriori, ma come sincero rinnovamento interiore e presenza viva del Cristo risorto.
Il percorso è proseguito nella Basilica di Santa Maria Salome, madre degli apostoli Giacomo e Giovanni. Una delle “tre Marie” della Tradizione che, la mattina di Pasqua, giunsero al Sepolcro e furono testimoni della Risurrezione. Il suo corpo è custodito proprio a Veroli, segno tangibile di una fede antica e viva.
Nella Celebrazione Eucaristica,Il Reverendo don Angelo Maria Oddi, Rettore della Basilica e nostro Assistente spirituale, ha esortato i convenuti confratelli a vivere e riscoprire il “tempo segreto” dell’anima, inteso come spazio interiore di ascolto, servizio e testimonianza. Dopo la Santa Messa, i partecipanti hanno visitato il prezioso Tesoro della Cattedrale di Sant’Andrea Apostolo.
Ad introdurre la visita è stato il Balivo, dott. Eugenio Cecchini, che ha ricordato lo storico incontro del 1222 tra l’imperatore Federico II e papa Onorio III proprio a Veroli, in preparazione della crociata in Terra Santa. Un momento estremamente significativo per la storia dell’Ordine Teutonico, che vide in quella occasione il Gran Maestro Hermann von Salza ottenere per i suoi cavalieri, proprio a Veroli, il diritto di indossare il bianco mantello, riconoscimento che poneva fine ad una sorta di “diatriba” con i Templari. In segno di riconoscenza, l’imperatore donò al Papa la Croce Santa, detta Teutonica, preziosa Stauroteca di oreficeria sveva, contenente reliquie lignee della vera Croce, conservata nel Tesoro della Cattedrale e oggi ancora molto venerata.
Nel ricordo vivo della Croce Santa, dell’onore del mantello teutonico che ancora indossiamo e sotto lo sguardo materno di Maria nostra Patrona e di Santa Maria Sàlome, testimone privilegiata della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo, questo ritiro ha rappresentato un momento di grazia. Un rinnovato impegno a essere testimoni autentici, nella storia e nel presente, nella fede che unisce e nella carità che serve.