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IA: nuova Accademia Belle Arti, fondamentale investire sulla formazione dei nativi digitali

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I nativi digitali affrontano con entusiasmo le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale (IA) ma a volte anche con un pizzico di paura. In occasione della Rome Future Week si è tenuto presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti a Roma, un dibattito relativo a IA e giovani.

Nel corso del dibattito romano, si è discusso di come gli studenti dell’Accademia stiano affrontando con entusiasmo le sfide che l’Ia mette loro di fronte: c’è grande consapevolezza nel dover cogliere l’opportunità di utilizzare al meglio uno strumento che già oggi è in grado di rivoluzionare molte attività. Opportunità, dunque, ma anche qualche pericolo come quello dell’autoreferenzialità, in un contesto in cui la tecnologia di ultima generazione, risponde sì alle richieste dell’utente ma non è in grado di svolgere alcuna funzione critica. La mente artificiale non ha coscienza, esegue e basta senza esprimere giudizi di valore. Al tempo stesso, si è detto, l’IA non va interpretata come scorciatoia in sostituzione delle competenze, ma piuttosto come strumento per lo sviluppo delle stesse. Resta però centrale un altro grosso tema, quello della responsabilità: di restituzione e attenzione da parte di chi fa formazione, ma anche la responsabilità del creativo stesso, un valore etico che si riflette in entrambi gli attori di questo dibattito.

NABA nel corso degli ultimi due anni ha portato il tema dell’intelligenza artificiale e della relazione tra intelligenza artificiale, produzione artista ed educazione, all’interno dei progetti e processi di ricerca dell’Accademia.

Proprio per questo NABA, nei propri percorsi di studio, consente ai giovani di sviluppare progetti con l’IA, testimoniando la capacità dell’accademia di coniugare competenze, creatività e nuove tecnologie.  Ne è un esempio il cortometraggio “At Least I Will Be 8 294 400 Pixel” — progetto di tesi dell’Alumnus NABA Marco Talarico premiato come Miglior Contributo Tecnico nella sezione SIC@SIC della Settimana Internazionale della Critica durante l’81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Qui in NABA – dice Antonella Salvatore, direttrice dell’Accademia – insegniamo a pensare, a creare e a gestire le nuove tecnologie; l’IA è uno strumento importante a disposizione dei giovani; facciamo in modo che gli studenti imparino a conoscerla, a capire come gestirla con un approccio etico”.

NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, secondo il QS World University Rankings, è la prima Accademia di Belle Arti d’Italia e tra le prime 100 al mondo, per le materie di Art& Design, dal 1981 accreditata dal MUR.