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Il Comune taglia le tasse ai più fragili: esenzione Irpef per oltre 100mila famiglie

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Oltre 100mila famiglie romane con redditi fino a 14mila euro saranno esentate dal pagamento dell’addizionale comunale Irpef, risparmiando tra i 108 e i 126 euro. L’accordo tra il Comune di Roma e i sindacati Cgil, Cisl e Uil segna un passo importante nella lotta alle disuguaglianze sociali, offrendo un concreto sostegno a quei nuclei familiari che spesso devono affrontare le difficoltà maggiori per arrivare a fine mese. La platea dei beneficiari è costituita principalmente da pensionati e residenti delle periferie, evidenziando come questa misura sia pensata per incidere su segmenti di popolazione tradizionalmente più esposti alla vulnerabilità economica.

La misura, che sarà inserita nella previsione di bilancio 2025 e rimarrà in vigore anche nel 2026, si pone l’obiettivo di mitigare l’impatto dell’inflazione e dei costi obbligati, garantendo un aiuto concreto alle famiglie con redditi più bassi. Questo provvedimento rappresenta un primo passo verso un più ampio piano di contrasto alle disuguaglianze sociali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e favorire una maggiore equità economica sul territorio.

Alessandro Alongi, consigliere e presidente della Commissione Politiche Sociali del XII Municipio, ha aggiunto: «Questa misura rappresenta un segnale forte di attenzione verso i cittadini che si trovano maggiormente in difficoltà. Non si tratta solo di un beneficio economico immediato, ma di un gesto concreto per ridurre le disuguaglianze sociali, che sono tra le principali cause di esclusione e disagio nelle nostre comunità. Il XII Municipio è impegnato quotidianamente nel sostenere queste battaglie, e misure come questa ci spingono a proseguire nel nostro impegno per una città più giusta e solidale».

L’accordo prevede inoltre un dialogo continuo tra amministrazione e sindacati, con incontri regolari a partire da aprile 2024 per valutare ulteriori interventi di sostegno sociale e una revisione complessiva dell’addizionale comunale a partire dal 2026.

Con questo provvedimento, Roma Capitale si dimostra sensibile alle esigenze delle fasce più fragili della popolazione, ponendo le basi per una politica di inclusione e sostenibilità sociale che potrà avere un impatto significativo nel contrastare le disuguaglianze che attraversano la città.