Nell’Ombra di Madre Teresa: L’Eredità di Sister Frederick
Si è spenta lo scorso venerdì a Roma, alla veneranda età di 108 anni, Sister Frederick Mc. Ha lasciato questo mondo lucidissima, invocando e chiedendo a Gesù di venire a prenderla: “Came Jesus, came Jesus…”. Queste le sue ultime parole, riferite da un testimone che desidera mantenere l’anonimato in rispetto della sua memoria. I funerali si sono svolti presso la Chiesa di San Gregorio al Celio, presieduti dal vicegerente della diocesi di Roma, Mons. Baldassare Reina.
Sister Frederick era nata il 16 luglio 1916 a Gozo, una piccola isola dell’arcipelago di Malta. Fin da giovane, entrò nella Congregazione delle Suore di San Giuseppe dell’Apparizione, dove, grazie alla sua intelligenza e iniziativa, divenne presto Economa e Segretaria del Consiglio della Congregazione.
Nei primi anni ’50, quando Madre Teresa di Calcutta iniziava la fondazione delle Missionarie della Carità a Roma e chiese aiuto proprio alle Suore dell’Apparizione. Fu scelta, i disegni della Provvidenza, proprio Sister Frederick . Per tre anni. Che divennero poi per tutta la vita al fianco di Madre Teresa per tutta la vita. Negli ultimi anni, Sister Frederick viveva a Primavalle, Roma, nella Casa Allegria, un rifugio per ragazze madri. Il nome “Allegria” rispecchia i suoni dei bambini appena nati, salvati dall’aborto grazie a Dio e alle suore. Anche in questo luogo, il suo spirito di servizio e dedizione non venne mai meno.
“La sua colonna della Tenerezza,” come la chiamava Madre Teresa e come l’ha ricordata anche Mons. Reina. Fu fedele ombra della fondatrice, accompagnandola ovunque. Come nella Parrocchia di Santo Stefano a Tor Fiscale da don Carlo Alfieri. Una baracca divenne la prima dimora e il primo noviziato delle Missionarie della Carità nella zona. Oggi, quella casa ospita i Seminaristi Missionari della Carità, il ramo maschile della Congregazione.
Sister Frederick divenne la prima Superiora della casa di San Gregorio al Celio. Instancabile, ha vissuto gli ultimi ormai allettata. Ma sempre cosciente. Andai a trovarla, mi racconta sempre la mia fonte, membro dell’associazione vaticana San Pietro e Paolo, dopo il Covid. Entrai la salutai e mi riconobbe dalla voce. Restammo a parlare per lungo tempo. La mia mano nella sua. Quando la salutai, mi disse: beh, non aspetterai altri due anni per rivedermi. Emozionate e luminoso esempio di amore e appunto di delicatezza della sua anima permeata dall’amore per Dio e per il prossimo. Che il suo spirito di amore e servizio rimanga sempre vivo nei nostri cuori.
Grazie, Sister Frederick. Io non ti conosciuto se non da un foto. Possa tu trovare finalmente la pace eterna accanto al Signore che hai tanto amato e servito.