Ottava Giornata Mondiale dei Poveri: Ieri il pranzo di 1.300 poveri con il Papa in Sala Nervi. Tra loro le Comunità delle Suore di Madre Teresa di Calcutta e l’Associazione Santi Pietro e Paolo
di Antonello Cavallotto
Domenica 17 novembre 2024 si è celebrata l'VIII Giornata Mondiale dei Poveri, un'iniziativa voluta da Papa Francesco per sollecitare la Chiesa a uscire dalle proprie mura e incontrare i poveri, in preparazione al Giubileo Ordinario del 2025. Quest’anno, il Papa ha scelto come motto il passo del Libro del Siracide: “La preghiera del povero sale fino a Dio” (Sir 21,5), sottolineando l'importanza del sostegno ai più bisognosi.
Il cuore della giornata è stato il pranzo conviviale con oltre 1.300 poveri, che si è svolto in Aula Paolo VI, subito dopo la Messa presieduta dal Papa nella Basilica di San Pietro. Il pranzo è stato organizzato dalla Croce Rossa Italiana e ha visto la partecipazione di persone in difficoltà provenienti da tutta Roma. Tra di loro, gli ospiti delle case di accoglienza delle Missionarie della Carità, le Suore di Madre Teresa di Calcutta, che hanno portato con sé i loro assistiti dalle comunità di Casilino, Celio, Tor Bella Monaca, Primavalle e Dono di Maria (questa ultima situata all’interno dello Stato del Vaticano). Le suore, da sempre impegnate nell’accoglienza degli emarginati e dei poveri, hanno ricevuto il supporto e l’accompagnamento dei soci della sezione caritativa dell’Associazione Santi Pietro e Paolo. Quest’associazione, erede della storica Guardia Palatina (sciolta nel 1970), continua a prestare servizi di accoglienza e di ordine durante le funzioni papali e in altre attività di servizio per il Papa e la Chiesa.
Al termine del pranzo, Papa Francesco ha invitato tutti i presenti a pregare affinché l'umanità possa liberarsi dalla povertà, non solo materiale, ma anche spirituale, aprendosi alla vera solidarietà. Come segno di cura e speranza, ogni partecipante ha ricevuto uno zaino contenente viveri e articoli per l’igiene personale, simbolo di un piccolo gesto di amore verso i più fragili